Le missioni popolari sono un ministero specifico della Congregazione della Missione. Anche se al presente tale ministero ha subito un forte decremento, sia a causa del diminuito numero di missionari, sia a causa delle diverse condizioni socio-religiose instauratesi in Italia, esse rappresentano un modello di intervento a sostegno della pastorale ordinaria delle parrocchie. Per questo, oltre alle missioni popolari, si sono sviluppate in Provincia altre forme di missione, chiamate “missioni continuate”, che rappresentano una variante della missione popolare tradizionale.

Le missioni popolari conservano ancora un notevole interesse in Sardegna. Dalla Casa della Missione di Sassari, ove c’è una squadra fissa di missionari composta da tre confratelli, vengono predicate ogni anno da 6 a 8 missioni. Responsabile è padre Bruno Cogoni (email: b.cogoni@tiscali.it). Con lui collaborano i padri Mario Beccone, Angelo Anelli e Paolo Azara.
E’ attivo un gruppo missionario di laici e consacrate, che si dedicano alla pre-missione, ovvero alla preparazione della missione in una parrocchia. Al gruppo è possibile aderire riferendosi alle responsabili. Per il Nord-Sardegna: Teresa Martinez, Via Litterai 46 07045 Ossi (SS) tel. 079-349584. Per il Sud-Sardegnaa. Teresina Deiana, Via Garibaldi 59 090940 Settimo San Pietro (Ca) tel. 070-780851. Il gruppo missionario ha un momento annuale di formazione durante il periodo estivo ed altre iniziative formative durante l’anno.

Le missioni popolari al nord-Italia sono al momento in uno stadio di ripensamento. Ciò non significa che non si intenda rispondere agli appelli che ci possano giungere. Di fatto ultimamente è stata data una piccola missione sotto forma di Esercizi Spirituali Popolari nelle tre parrocchie del Comune di Lainate, ove sono stati impegnati sei confratelli. Prossimamente è in via di organizzazione una missione presso la parrocchia San Lorenzo a Cavour (To). Per la richiesta di missioni: riferirsi al visitatore (cmtorino@cmtorino.org). E’ attivo il gruppo missionario, che si incontra durante l’anno e in estate per la propria formazione, sotto la guida di padre Michelangelo Santià (santia.michelangelo@tiscali.it): per parteciparvi il riferimento è suor Mirella, Gruppo Missionario Vincenziano, Via Nizza 20, 10125 Torino.

In accordo con il vescovo, i confratelli della Casa di Udine ricevono ogni anno il mandato di seguire una parrocchia o un insieme di parrocchie curandovi in maniera straordinaria la predicazione straordinaria ed attivando la pastorale ordinaria (celebrazione dei sacramenti, catechesi, consiglio pastorale, animazione della carità). La durata presso una parrocchia o una zona pastorale è di circa un anno, ma si dà anche il caso di prolungamenti di permanenza. I missionari non risiedono nella parrocchia, ma vi si recano dalla Casa della Missione di Udine. Attualmente sono presenti dal 2009 nella forania di Varmo.

MISSIONE NELLA DIOCESI DI TEMPIO

Nella diocesi di Tempio dall’anno 2001 vi sono residenti due missionari: sono i padri Pigozzi Pietro e Tonino Secchi (diacono). Essi svolgono una missione continuata assicurando una pastorale ordinaria ed una predicazione particolare. Essi risiedono in un luogo per uno o più anni, in base agli accordi con il vescovo, per poi spostarsi in altre zone della diocesi. In questi anni essi hanno svolto la missione continuata a Santa Maria Coghinas, a Olbia (Parrocchia Sacra Famiglia), a Erula, a Laerru, a Martis, a Trinità d’Agultu e a Badesi. Attualmente (2011) hanno ricevuto il mandato di costituire una nuova parrocchia intitolata a sant’Ignazio da Laconi nella zona di Sa Minda Noa.

MISSIONE NELLA DIOCESI DI MONDOVÌ

Ai confini della diocesi di Mondovì, sugli appennini liguri, e precisamente a Pallare, Mallare, Bormida, Biestro e Montefreddo, si sta volgendo dal 2006 un’altra missione continuata, legata prima alla comunità di Mondovì ed ora alla comunità di Genova. Dopo tre anni di lavoro, i padri Appendino e Graziato, concluderanno la loro attività nel settembre 2011. Essa verrà continuata, in accordo con il vescovo di Mondovì, per un anno da parte di padre Monge.