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Archivio storico

Il prezioso patrimonio documentario appartenente alla Congregazione della Missione di Torino è stato oggetto delle operazioni di schedatura, ordinamento e inventariazione con un lavoro iniziato nel 1999 e concluso nel dicembre 2005. Il lavoro è stato svolto da personale qualificato sotto la direzione della Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta e ha usufruito dei contributi della Regione Piemonte.
 

 
L'archivio storico della Congregazione è formato da 47 fondi, per un totale di 7423 unità archivistiche e copre un arco di tempo che va dal 1509 al 2004.

Una parte dei documenti è anteriore non solo alla presenza della Congregazione della Missione a Torino (1655) ma anche alla fondazione della Congregazione stessa (1625). Questo è dovuto al fatto che la Congregazione della Missione, all'epoca della soppressione della Compagnia di Gesù (1776), è subentrata ai padri gesuiti in molte delle loro case e opere, acquisendone anche la documentazione archivistica.

Il primo nucleo dell'archivio storico è costituito dalle lettere che san Vincenzo de Paoli, fondatore della Congregazione, scrisse al primo superiore della casa di Torino, il padre Giovanni Martin. Si tratta di 126 lettere originali scritte tra il 1646, quando il Martin era nella casa di Genova, e il 1660, anno della morte di san Vincenzo.

Questo primo "corpus" della corrispondenza vincenziana si è arricchito al tempo della rivoluzione francese, quando il padre Domenico Siccardi portò in salvo in Italia una copiosa parte della corrispondenza allora conservata a Parigi, insieme con altri ricordi e reliquie del Fondatore. Attualmente sono conservati a Torino 470 documenti, di cui 58 autografi del santo e 274 lettere scritte da segretari, ma corrette e firmate da san Vincenzo. Gli altri documenti sono corrispondenza inviata al santo o copie posteriori.

L'archivio è andato arricchendosi lungo i secoli, non però in modo lineare e ordinato. Cause principali sono state le vicende storiche che hanno portato a cambiare più volte la sede centrale della Congregazione nel nord Italia (Torino, Pavia, Savona, ...), la soppressione napoleonica con la dispersione dei Missionari per circa vent'anni, l'incameramento dei beni ecclesiastici a seguito delle leggi Siccardi del 1865.

Recentemente l'archivio di Torino è stato arricchito con documenti provenienti dalle case che la Congregazione ha chiuso recentemente (Scarnafigi, Savona, Sarzana, Casale Monferrato) e da documenti antichi di altre case, raccolti e ordinati in questo archivio per meglio tutelarli.

Gli studiosi interessati a consultare il materiale d'archivio possono contattare il numero 011-543979 o scrivere a cmtorino@cmtorino.com.

Presentiamo quattro esempi della corrispondenza di san Vincenzo de Paoli con la trascrizione fatta dal padre Pierre Coste nella edizione critica degli scritti del santo.

Lettera autografa a padre Lambert aux Couteaux del 3 marzo 1638

Lettera autografa a padre Jean de Fonteneil del 1 maggio 1640 - E' chiaramente visibile il modo di chiudere e sigillare le lettere con il cachet della Congregazione

Lettera al padre Etienne Blatiron del 25 settembre 1648 - La lettera è scritta da un segretario, ma postillata e firmata da san Vincenzo. E' visibile uno dei cachet meglio conservati

Lettera al padre Jean Martin del 9 novembre 1655 - La fettera è scritta da un segretario e firmata da san Vincenzo. E' la prima lettera indirizzata a Torino al padre Martin, che vi era appena giunto. 

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